La sicurezza elettrica non dipende soltanto dai componenti dell’impianto che si trovano al di là del muro, ma passa attraverso i fili dell’intero impianto per arrivare a tutti gli elettrodomestici tramite le prese elettriche.
Funzione delle prese elettriche
Nelle prese elettriche, più comunemente dette prese di corrente, vengono inserite le spine collegate agli elettrodomestici affinché l’apparecchio sia alimentato dalla corrente elettrica dell’impianto. Di solito le parti che entrano in contatto sono costruite in ottone, spesso rivestito di stagno o nichel; la parte isolante è costituita da resine speciali resistenti al calore, agli urti e dotate di capacità autoestinguente.
Nel nostro paese la tensione elettrica è normalmente di 230 V (con una frequenza di 50 Hz) per gli impianti civili; varia nel caso di impianti industriali, che devono essere dotati di prese elettriche e spine specifiche in grado di resistere a una corrente più alta. Le spine possono essere polarizzate (e cioè distinguere un polo neutro e uno di fase) ma quelle usate in Italia, salvo rari casi, possono essere inserite nelle prese elettriche in entrambi i sensi senza problemi. Devono inoltre presentare un terzo contatto, quello per la messa a terra, obbligatorio per ragioni di sicurezza su tutti gli impianti elettrici.
Prese elettriche fisse e mobili
Con prese elettriche fisse intendiamo quelle da muro: in Italia sono normalmente di tre tipi: C e F (a due buchi) e L (con tre uscite). La spina europea di tipo C CEE 7/16 è compatibile con la presa di tipo L (10A), mentre la spina di tipo C CEE 7/17 è compatibile con la presa di tipo F.
Le prese elettriche mobili sono quelle comunemente definite “ciabatte” e possono essere semplici (per uso domestico-residenziale) o professionali (per uso industriale, adatte a contrastare fenomeni di sovratensione). Tutte le prese possono adattarsi a spine diverse attraverso adattatori semplici o multipli, anch’essi di tipo civile o industriale.
Soluzioni per l’impianto elettrico e la sicurezza
In ogni caso è necessario che le prese elettriche di qualunque tipo di impianto siano collegate a uno o più interruttori differenziali (i “salvavita”) che mettano in funzione l’impianto di messa a terra preposto alla nostra sicurezza.
Ricordiamo infine di non sovraccaricare mai le prese elettriche fisse attaccandovi troppo prese di tipo mobile, per evitare cortocircuiti e danni all’impianto o alle persone che lo usano.