Il pressostato dell’acqua della caldaia ha il compito di controllare la pressione dell’acqua della caldaia, affinché non scenda sotto un certo livello, causando così guasti e malfunzionamenti. Vediamo come funziona e quali sono i principali guasti che lo riguardano.
Come funziona il pressostato acqua della caldaia
Il pressostato è un dispositivo che funziona come un interruttore (aperto o chiuso) che gestisce la pressione di un fluido, nel caso specifico dell’acqua. Non può effettuare misurazioni, come il manometro, può semplicemente constatare uno stato, al disotto di una soglia di pressione (solitamente 0.5 bar) interrompe il flusso di acqua e la caldaia smette quindi di funzionare.
Altro compito del pressostato dell’acqua è dire alla caldaia quando cominciare a riscaldare. Ogni volta che si apre uno dei rubinetti della casa la pressione diminuisce e la membrana dentro al pressostato si sposta, attivando così la caldaia affinché riprenda a scaldare acqua.
La pressione a cui lavora il pressostato dipende dalla sua membrana interna, non è quindi regolabile e tra l’altro una sua variazione potrebbe causare seri danni al funzionamento generale dell’impianto, che è stato testato e messo in commercio a quelle specifiche condizioni.
Guasti legati al pressostato dell’acqua
Una serie di guasti e malfunzionamenti possono riguardare il pressostato dell’acqua.
La pressione bassa della caldaia è uno dei principali malfunzionamenti legati al pressostato. Come abbiamo visto il pressostato dell’acqua entra in funzione quando la pressione della caldaia è troppo bassa quindi generalmente tutte le volte che viene riportato un errore che riguarda il pressostato occorre intervenire sulla pressione. La pressione bassa può essere banalmente dovuta a un abbassamento di pressione dell’acqua di rete, in tal caso sarà sufficiente verificare dai rubinetti dell’acqua fredda se esce poca acqua.
Se il flusso è normale occorre indagare meglio su questi cali di pressione, specie se frequenti. La pressione infatti può calare sia quando c’è una perdita all’interno del circuito idraulico sia quando i tubi sono ostruiti, magari dalla presenza di calcare e residui. È chiaro che in entrambi i casi è necessario un intervento tecnico, sia per l’eventuale indagine sulla perdita, sia per la pulizia chimica della caldaia, che serve a eliminare il calcare incrostato.
Altri malfunzionamenti possono essere legati al pressostato stesso. Specie se si parla di caldaia che hanno diversi anni (più di 10) la membrana che regola la pressione potrebbe essersi irrigidita e non fare più il suo dovere. Ancora peggio la membrana potrebbe essersi rotta, causando continui blocchi della caldaia.