Perdita acqua e fiamma non Parte sulla caldaia Vaillant
In fase di primo contatto il cliente ci pone una domanda abbastanza chiara da cui abbiamo avviato il nostro intervento con un tecnico esperto: “La mia caldaia Vaillant presenta una piccola perdita di acqua e la fiamma pilota non si avvia, cosa è successo?“. Siamo intervenuti a domicilio nelle 24 ore successive alla chiamata poichè i nostri servizi di assistenza sono dedicati a tutti i prodotti Vaillant per il residenziale e i nostri tecnici svolgono assistenza caldaie mirata.
Intervento sulla Perdita della caldaia del Cliente
Il cliente ci ha contattato presentandoci questo guasto alla sua caldaia Vaillant. Ha individuato autonomamente una piccola perdita con gocciolamento dalla parte inferiore della caldaia e ce l’ha segnalata in fase di colloquio telefonico. Il nostro tecnico durante il sopralluogo ha potuto verificare l’effettiva presenza della perdita, non solo a livello di bollitore, come in precedenza ipotizzato, ma anche a livello di vaso di espansione. In questo caso non si è potuto procedere con una riparazione, che non avrebbe dato risultati duraturi, perciò abbiamo preventivato la sostituzione del pezzo. Il problema, provocato dall’usura, si era verificato a partire da una perforazione del vaso da cui seguiva un gocciolamento. La presenza di fuoriuscita dell’acqua era provata anche dalla presenza di ossidazioni sulle parti metalliche esterne della componente.
Cos’è il vaso di espansione della caldaia
Il vaso di espansione della caldaia è un pezzo molto importante, poiché ha il compito di contenere gli sbalzi di pressione che continuamente si presentano, preservando così l’integrità di tutte le altre componenti e delle tubature. Possiamo immaginare il vaso di espansione come un contenitore di metallo, che ha al suo interno un palloncino (la membrana) pieno di acqua circondato da aria compressa. Quando aumenta la pressione interna al circuito della caldaia e con essa aumenta il volume dell’acqua contenuta nella membrana. L’aumento del volume provoca un’ulteriore compressione dell’aria circostante, che va così a compensare lo sbalzo di pressione, mantenendo l’equilibrio nel circuito. Quando la pressione del circuito diminuisce l’acqua in eccesso esce dalla membrana e grazie alla pressione esterna viene reimmessa nel circuito.
Quando andiamo a modificare la pressione della caldaia attraverso il manometro interveniamo proprio sulla pressione interna al vaso di espansione. L’ideale affinché l’impianto funzioni correttamente è che sia sempre mantenuta tra 1.5 e 2 bar. Se spesso si verificano cali o aumenti di pressione ingiustificati fra le cause da indagare c’è proprio il vaso di espansione, sebbene le componenti interessate potrebbero essere anche altre.
Come abbiamo visto uno sintomi di un problema al vaso di espansione è la perdita di acqua. Il guasto più frequente, infatti, riguarda la membrana interna con il tempo, a causa sia della pressione che della presenza di calcare, si usura e finisce per rompersi. Quello che un normale utente può vedere sono delle perdite in forma di gocciolamento nella parte inferiore della caldaia. Sembrano innocue ma in realtà possono nascondere un problema che a lungo andare potrebbe compromettere la funzionalità dell’intero impianto. La perdita di acqua infatti fa calare la pressione e se questa è troppo bassa la caldaia non si avvia.